Finalmente, dopo ben 21 Gin recensiti precedentemente, possiamo studiare e parlare di un prodotto totalmente italiano.
Il Tovel’s Gin nasce in Trentino, a Tassullo, nel Parco naturale provinciale dell’Adamello-Brenta in una distilleria che opera da decenni, da una felice intuizione dell’attuale titolare, il quale ha ben pensato di iniziare questa nuova avventura.
L’idea c’era, mancava una ricetta, ora vi racconteremo com’è stata elaborata..
La Visione dietro questo Gin ci sembra lungimirante, esso vuole raccontarci il territorio nel quale è inserito, ci porta a visitare i boschi che si ammirano dallo stabilimento, ci rinfresca con le acque del lago Tovel, ci racconta dei frutti di quella terra. Tutti i “botanici” che lo compongono sono locali: Ginepro, fiori di Sambuco, semi di Cumino, radici di Genziana, gemme di Pino Mugo, radice di Angelica, frutto di Corniolo, buccia di Limone e corteccia di Frassino. Nulla di esotico, nulla di superfluo, tutti elementi che ritroviamo degustando questo Gin.
Il Tovel’s è concreto e solido, le sue radici sono ben salde, la distilleria dove si produce è aperta al pubblico e consigliamo una visita, giusto per rendersi conto di com’è prodotto, nella realtà: non tutti possono aprire i propri stabilimenti e svelare come si arrivi alla realizzazione finale, quindi conviene approfittare e andare a dare un’occhiata.
Si presenta in una bottiglia trasparente, per rimarcare una della qualità storicamente fondamentali di un buon Gin: la limpidezza e la gradazione è di 45%, sostanziosa.
Al naso colpisce per la sua aromaticità che è evidente, manca quella nota forte di Ginepro (merito della “vapor infusion”), ma si propone con un profumo rotondo, complesso e invitante.
Bevuto liscio è un vero piacere, si capisce distintamente che la ricetta è azzeccata, le note si rincorrono nel palato e ognuna prende il proprio spazio, si avvertono chiaramente molti dei “botanici” all’interno.
Nel Martini si comporta alla grande, con un gusto delicato ma notevole, corredato da una morbidezza particolare, che lo rende estremamente (pure troppo) bevibile, quasi a volerci indurre a volerne ancora: la preparazione risulta essere molto gradevole, ci sentiamo davvero di consigliarlo.
Nel Negroni, la gradazione spinge le note maggiormente aromatiche, forse non è il cocktail perfetto per andare alla ricerca di ogni elemento, ma il gusto complessivo è estremamente buono, e offre la possibilità di gustare una variazione rispetto ad altri prodotti, un gusto unico.
Nel GinTonico, che consigliamo con non troppa acqua tonica, vince. L’abbinamento è perfetto, una combinazione di sapori che invita alla bevuta, non il classico Gin dai forti sapori, ma qualcosa di lieve e invitante: da ripetuta insomma.
In definitiva, il Tovel’s Gin aggiunge la propria forte voce nel panorama mondiale del Gin, una voce che forse mancava, un prodotto rigoroso e frutto di tanta passione, che abbiamo davvero apprezzato. Speriamo davvero di poterlo trovare in ogni locale, così che sia possibile goderne spesso!