Si inizia il 2016 con un Gin proveniente dalla Germania, il Tonka Gin.
Un altro degno rappresentante della categoria New German Gins che si va affermando sempre di più in ogni dove.
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Il Tonka Gin è prodotto dal 2014 in piccoli lotti da circa 400 litri, e si presenta con una bottiglia numerata a mano, per sottolineare l’artigianalità di questo Gin.
Questo Tonka Gin è un distillato sottile, di considerevole gradazione (47%) ma mantiene un profilo basso, la fava di Tonka che è il principale ingrediente, ovvio, non è spinta a scavalcare il Ginepro, ma lo accompagna, integrandosi in maniera convincente, e questo abbinamento pare riuscito.
Ci sarebbe da dire anche qualcosa sul nome, su come altrove si sia avuta un’idea simile, ma tralascio per non creare confusione in chi legge: qui parliamo del Tonka Gin made in Germany.
Il profumo è leggero, le note si rincorrono, senza essere eccessive, la dolcezza della fava di Tonka è molto gradevole e invita all’assaggio.
Bevuto liscio, è morbido, dolce e saporito e persistente. La qualità è alta, non brucia, non esplode in mille direzioni. Colpisce davvero berlo liscio, non succede sempre, ma questa volta il Tonka Gin riesce a catturare l’attenzione in maniera decisa. Un distillato di qualità, con ingredienti sapientemente usati, per arrivare a un prodotto artigianale, piccolo, ma molto sensato.
Nel Martini cocktail il Tonka Gin è come dire, buonissimo? Secco ma con note ben precise e accattivanti, dà molte soddisfazioni se preparato con una proporzione che prevede poco Vermouth.
Nel Negroni, aggiunge sapori nuovi, invitanti, si comporta bene, per il gusto e per la spinta alcolica che permette al drink di essere robusto ma molto bevibile.
Nel GinTonico, preparato in maniera semplice, per lasciar spazio al Tonka Gin, con una scorza di limone bio, è gustoso, fresco, accarezza il palato col suo sapore particolare, ma in maniera sottile, un Gin che necessita di poca acqua tonica, a mio parere.
Il Tonka Gin non è ancora distribuito in Italia, quindi sarà difficile reperirne una bottiglia, ma ne consiglio la ricerca, può essere uno strumento interessante da usare in preparazioni più strutturate e molto probabilmente darà soddisfazione anche a mani ben più esperte delle mie.