Il nuovo libro di Fulvio Piccinino sul Gin made in Italy edito da Graphot: la monografia che mancava e che farà storia
Quando l’autore ha una così solida reputazione e un’ottima competenza storica e decide di affrontare un settore fin’ora “vergine” di libri del genere, ci promette di alzare l’asticella qualitativa. Fulvio Piccinino che parla di Gin Italiano è una benedizione insomma, è il testo che si aspettava.
Si tratta di un’opera che analizza gli aspetti che fin’ora gli storici e i ricercatori “veri” hanno tralasciato, permettendo che fossero “esperti del settore” a scrivere. Ciò ha portato a una visione focalizzata solo su alcuni temi e non sul totale. La storia che i primi esperimenti con Ginepro e alchol siano avvenuti in Olanda fa acqua da tutte le parti infatti.
Solo un’accurata ricerca dei libri antichi, e parlo di ricerca non su internet, ma consultando librerie, mercatini etc, poteva fare luce su determinati aspetti.
Lo sviluppo delle bevande alcoliche a scopo medicinale contenenti Ginepro e delle loro evoluzioni, è ben documentato in questo libro, con una bibliografia finalmente accurata e degna di una ricostruzione storica.
Sebbene il gusto di queste bevande ora possa sembrare apparentemente lontano dal Gin per come lo conosciamo oggi, è senza dubbio vero che un moderno distillatore potrebbe creare un ottimo Gin partendo dalle ricette storiche riportate da Piccinino in quattro e quattr’otto, apportando delle semplicissime rettifiche senza intaccare la formula originale.
Piccinino ci fornisce una data fondamentale e inoppugnabile, la prima fonte fin’ora reperita al mondo che parli di un’acqua vite di Ginepro, ben 60 anni prima di Sylvius Boe. Tutto ciò in un testo italiano pubblicato a Venezia. Vi invito ad andare a cercare nel libro il paragrafo molto interessante che ne parla.
“Il Gin Italiano” è stato presentato nel Fico Cocktail Bar a Bologna, all’interno del “parco agroalimentare più grande al mondo”, Fico Eataly World. Il luogo non è casuale, presto all’interno di questo bar vedremo raccolti tutti i Gin nazionali: la casa del Gin italiano.
A chi è rivolto “Il Gin Italiano di Fulvio Piccinino?
- A chi ha bisogno di approfondire, a chi è solito documentarsi per bene, a chi ama oltre che il gusto del Gin, la sua convivialità, anche tutto il mondo alle sue spalle. Gli appassionati ci troveranno le informazioni necessarie per avere il quadro storico necessario per capire il Gin Italiano di oggi e immaginare quello futuro.
- A chi col Gin “ci campa”, ai produttori, distributori, agenti, bartender, ristoratori, chef, insegnanti di scuole alberghiere e professionali. Le motivazioni per continuare a investire energie nel Gin, le troverete in questo testo. Questo sarà sicuramente il libro che citeremo quando parleremo di Gin fatto in Italia.
Una piccola postilla personale…
Correndo in albergo a divorare il libro di Fulvio Piccinino dopo la presentazione, ho scoperto dall’introduzione di essere citato come co-autore de Lo Spirito del Gin. Oltre a ringraziare per l’onore, voglio farlo per non avermelo anticipato e quindi per avermi risparmiato le lacrime di commozione in pubblico. Chi vi scrive, mai avrebbe pensato di poter finire nella bibliografia di un testo sul Gin: farlo in questo che è un punto fermo sull’argomento è ben oltre ogni sogno.