Abbiamo di nuovo la fortuna di recensire un Gin in anteprima, prima che inizi ad essere distribuito in Italia: il Blind Tiger Handcrafted Gin, prodotto in Belgio.
Si presenta in una bellissima bottiglia (ma troppo piccola, solo mezzo litro) dal packaging molto accattivante (abbiamo avuto modo di visionare anche la nuova versione che sarà quella definitiva ed è ancora più bella di quella che vedete nelle foto della recensione!), ed è un Gin artigianale, prodotto in piccoli lotti ed è volutamente molto speziato.
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Si inserisce nella categoria dei Gin Contemporanei, nel senso che si vuol distaccare dall’ortodossia del “London Dry” virando il proprio sapore verso note più floreali e speziate: parlando con il produttore, facendogli notare come in base ai nostri gusti personali, avremmo voluto trovare più Ginepro, ci ha spiegato che nei test che hanno preceduto il lancio del Blind Tiger Handcrafted Gin, lavorando con una maggiore quantità di Ginepro, si perdevano gli altri sapori e odori. Sono scelte, il Gin offre queste possibilità, l’importante è che sia tutto chiaro, semplice e lineare: diciamo spesso che il Gin è uno
“strumento”, che usiamo comunemente insieme ad altri elementi, e ci permette di caratterizzare una preparazione in maniera marcata, basta saper conoscere i vari tipi di Gin, i “botanici”, e scegliere di volta in volta in base a ciò che intendiamo realizzare.
In questo caso, un GinTonico risulterà poco rivolto verso il Ginepro (per noi una
semi-bestemmia) ma quante volte abbiamo sentito dire “non bevo il Gin – Non riesco a sentirne più nemmeno l’odore etc. etc.? Uno strumento dunque, capace di attirare nuovi appassionati, a nostro parere, motivo per cui ci sembra interessante.
Il nome deriva dai locali negli Stati Uniti, che durante il Proibizionismo, erano soliti vendere biglietti per un’attrazione tipica: una tigra cieca (blind) nel didietro del bar, salvo poi accompagnare la visione con ottimi drink alcolici.
È composto da 15 “botanici”: Ginepro, semi di coriandolo, malto d’orzo, radice di liquirizia e di angelica, iris, bucce di limone, arancia dolce e arancia amara, zagare, zenzero, cardamomo verde, pepe cubeb, lavanda e un ingrediente Belga segreto, con un abbondante grado alcolico di 47%.
Il profumo è intenso e rotondo, ben presente la nota citrica, seguita dalle spezie, avvolta dal un sottofondo di Ginepro.
La Deluxe Distillery, consiglia di berlo anche liscio, con ghiaccio, e in effetti l’assaggio è gradevole, morbido e profumato, nel palato si rincorrono le varie note ed è un’esperienza interessante, come sempre, andare alla ricerca delle caratteristiche di questo Gin.
Nel GinTonico, dobbiamo ammetterlo, non ci ha fatto impazzire, vedi sopra, manca
quella caratteristica fondamentale che ci fa amare questo drink, ma la bevanda risulta essere profumata e variegata, ha comunque il suo perché.
Nel Negroni, invece, ci ha fatto gridare al miracolo, il Blind Tiger Handcrafted Gin ci ha
davvero sorpreso, non riusciamo a capire per quale alchimia in particolare, ma l’effetto è davvero notevole: sarà per la spiccata nota citrica, per le spezie, per la gradazione e qualità alta, ma ci è piaciuto molto.
Nel Martini, come prevedibile, offre molto spazio agli agrumi, lascia un bel palato
fresco, ed è un gran bere, morbido ma rubusto.
In d
efinitiva, il Blind Tiger Handcrafted Gin, ci sembra un prodotto ben confezionato, sotto tutti gli aspetti, mira a differenziarsi e ci riesce molto bene.