Bar Convent Berlin 2023: le ultime novità sul Gin

Il Gin al Bar Convent Berlin 2023 è di nuovo lo spirito più rappresentato: segno che l’attenzione continua a essere altissima.

L’ottimo sito del Bar Convent Berlin 2023 ci comunica che sono ben 258 le etichette di Gin presenti all’evento, molte di esse sono italiane. Il mercato è ancora ben movimentato ed è fatto di imprenditori che partono da realtà spesso piccole come le nostre per aggredire il mercato internazionale.

Quest’anno il Bar Convent Berlin 2023 era davvero grande e affollato, con padiglioni aggiunti e un’offerta sconfinata di prodotti, da assaggiare ma anche materiale tecnico, attrezzature, produttori di bottiglie e tappi. 

Il Gin era presente davvero sotto ogni forma, con bottiglie in arrivo da ogni dove, con paesi  molti emergenti. Per fare un esempio basti citare l’arrivo di ottimi Gin al Bar Convent Berlin 2023 dalle Filippine, nazione già storicamente gran consumatrice di questo spirito che tanto amiamo  e che ora si affaccia al segmento premium. 

Il Gin nonostante tutto è più vivo che mai quindi, sebbene si continui a provare invano di sostituirlo con altri distillati, che in numero sempre più ragguardevole ormai partecipano a eventi del settore anche da oltre oceano. 

Davvero tante le novità del Bar Convent Berlin 2023

Dal Giappone arriva un esempio di stile notevole con The Herbalist Yaso Gin, fatto da ben 100 ingredienti! L’idea è di raccontare tutta la ricchezza botanica di un prato locale. Non amo troppo i Gin complicati, ma devo ammettere di aver apprezzato questo, per la sua diversità, anche per via dello spirito base, decisamente non neutro come vorrebbe la tradizione e la legislazione europea. Ottimo anche il loro assenzio. 

Elephant Gin Al Bar Convent Berlin 2023 ha portato la sua nuova edizione special che festeggia il decimo anniversario del lancio a base di foglie di buchu del Sudafrica, zenzero bianco e la monodora (noce moscata africana) del Camerun. Molto saporito e bilanciato, come al solito un ottimo prodotto.

Dal Tirolo in Austria, Kaufamann Spirits ha portato un’interessante linea di splendidi prodotti in bottiglie bellissime. A me è piaciuto particolarmente “the spirit of Elmau” fatto per raccontare, tramite la corteccia d’olmo, la sotto regione del Wilder Kaiser, nota per le sue montagne.

Dalla Tasmania, ma con un importatore in Europa che è italiano, la Mc Henry è andata a ripescare un’antica tradizione britannica proponendo un Damson Gin, cosa davvero rara. Complimenti anche per tutte le altre versioni, buonissime. 

Dagli Stati Uniti invece arriva Farmer’s Gin, notevole e morbidoe botanico, biologico, fatto a partire da un alcol fatto nella loro distilleria.

Astralea Gin ci ha illustrato il loro progetto stagionale, creato con 4 etichette: Meadow (prato), Mist (nebbia), Ocean e Forest, dove il nome serve a indicare le sensazioni che andremo a trovare nel liquido. C’era poi un “single malt gin”, fatto a partire da un whiskey non invecchiato con aggiunta di una ricetta botanica, una loro versione di un genever.

Las Californias è un Gin senza frontiere e muri, visto che è fatto con ingredienti provenienti dalla California  alta statunitense e  quella bassa in Messico. La particolarità sta nel Ginepro usato, della specie Californica appunto, quindi per la nostra legislazione non potrebbe essere chiamato Gin, ma poco importa, mi piace così tanto assaggiare tutti i parenti del nostro juniperus communis.

Sempre dal Messico, arriva, giustamente un Gin “mistico”, Condesa, con ingredienti come il palo santo, il franchincenso, solitamente usati per fumigazioni rituali, davvero molto buono. Sicuramente lo stand più profumato. Ho scoperto al Bar Convent Berlin 2023 che è già distribuito in Italia. 

Juni 93, proveniente dalla Serbia, è fatto da un’azienda specializzata nel commercio del Ginepro balcanico, Tra tutte per versioni, per me spicca quella affinata leggermente, senza strafare, in preziose e rare botti di appunto Ginepro. In questo modo il sapore della materia prima viene elevata a potenza. 

Ma non è tutto oro quello che luccica…o vola

Dal liechstein è stato lanciato al Bar Convent Berlin 2023 un Gin spaziale: gli ingredienti vengono spediti nella stratosfera con un razzo. Quando ho chiesto quale fosse l’effetto di questa spedizione astrale, il produttore ha candidamente ammesso che in realtà non aggiunge nulla, se non che con questa bottiglia (da 130 euro) si vanno a finanziare anche tutti gli esperimenti del team di ricercatori dietro il vettore sparato in aria. Che dire? Le stiamo inventando tutte, speriamo finisca presto la moda del Gin, così da togliere spazio agli effetti speciali roboanti. 

Da un altro piccolo stato quale il Lussemburgo arriva Opyos, fatto da ragazzi molto appassionati, che tra l’altro partecipano ogni anno anche alla raccolta del Ginepro di Bordiga. Ottimo il loro Sloe Gin. 

Hapusa Gin ci accompagna sulle vette dell’Himalaya, con una sottospecie che cresce solo ad altissima quota, molto saporita e diversa dal Ginepro a cui siamo abituati solitamente. Una ricerca davvero interessante. 

Si vola poi in Islanda (con imbottigliamento nei Paesi Bassi per ridurre i costi) con Marberg: 3 versioni, quella classica, quella affinata in botte e quella ad alta gradazione, tutte a base di una locale alga, usata molto bene.

Dal Regno Unito si fa notare The River Test Gin: al Bar Convent Berlin 2023, presente con Sunset Citrous, Chalkstream Gold con l’orzo a smussare gli angoli della ricetta e il London Dry, per chi come me ama la classicità.

Ramsbury, sempre in questo quadrante, presenta un versione rimaneggiata che ha fatto grandi passi in avanti. Prodotto già notevole, per via del controllo totale della filiera, dalla coltivazione dei cereali, alla loro distillazione fino alla successiva rettificazione, ora fa un notevole passo in avanti.

E gli Italiani al Bar Convent Berlin 2023?

Folto il numero di imprenditori presenti al BCB, la seconda nazione più rappresentata alla fiera, per non parlare dei visitatori. Il meglio della nostra offerta era lì. Nelle prime edizioni a cui ho partecipato, i Gin locali si contavano sulle mani, oggi ci vuole un grande abaco, impossibile assaggiarli tutti, fare due chiacchiere con ogni produttore, non me ne voglia nessuno.

Paolo Dalla Mora di Engine ci ha fatto assaggiare la sua chicca in edizione limitata fatta a partire dalle ultime botti contenenti il celeberrimo rum Caroni, che resta presente nella degustazione, senza stravolgere l’idea Gin.

Soxhlet Gin alza l’asticella produttiva a livello globale, tramite appunto questo strumento da cui prende il nome, ben conosciuto nell’industria profumiera, che viene usato per la prima volta in questo settore. Notevole. Così come tutta la linea e la dedica sulla bottiglia.

Sabatini Gin presentava una novità in anteprima non divulgabile, ne sentiremo parlare a breve. Si conferma sempre una realtà cosmopolita che ben può rappresentare l’Italia nei mercati esteri.

Piero Gin inizia a pensare al Natale con la sue edizione speciale, con la solida creatività che da sempre lo contraddistingue. Segno che si possono trovare modi per “interagire” con il cliente che valorizzino il proprio progetto, permettendone la fidelizzazione a cui tanti ambiscono.

J.Rose Gin al Bar Convent Berlin 2023 era sempre affollato, ho faticato non poco per fare due chiacchiere con Dario il titolare, con cui è sempre un piacere scambiare chiacchiere e opinioni sul mercato. Personaggio che riesce sempre a cogliere aspetti che molti tralasciano.

Fa sempre piacere incontrare poi realtà piccole come Blackmouth Spirits, che con passione, sacrifici e buone idee, si presentano all’estero con il meglio che potremmo offrire e che spesso dimentichiamo.

Al Bar Convent Berlin 2023 quest’anno c’erano proprio cani e porci…

Che dire? Il trend prevede una crescita della fascia di prezzo più alta consolidata nel prossimo quinquennio, la conoscenza della materia è cresciuta, lo denota l’assenza di seminari divulgativi sul Gin, un mercato frammentato, competivivo, in mano a pochi importanti protagonisti, che viene movimentato sopratutto dalla miriade di piccoli produttori capaci di sparare colpi grandiosi. Come al solito, resto curioso di scoprire come andrà a finire al prossimo BCB. Qui trovi gli articoli sulle passate edizioni

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