Il Bar Convent Berlin è sicuramente una delle manifestazioni meglio focalizzate ad offrire un grado approfondimento sugli “spirits” notevole. I seminari offerti sono già un motivo più che valido per partecipare, si abbraccia davvero ogni singolo aspetto di questa industria.
Per la terza volta al Bar Convent, con un occhio particolare nei confronti del Gin ovviamente, ma con una visione completa su quello che è l’evento durante tutto l’anno, che è molto ben comunicato dalle varie risorse social, ho osservato l’attenzione ai dettagli che l’evento offre: si tenta di crescere ogni anno e di risolvere i problemi che puntualmente si palesano. Quest’anno l’introduzione di un numero chiuso di biglietti ha fatto rimanere a bocca asciutta parecchi di quelli che volevano acquistarlo negli ultimi quindici giorni, la logistica è teutonica e i fatti al mercato di Natale dello scorso anno hanno lasciato il segno.
Il programma dei seminari è per me una delle cose più allettanti, che ogni anno mi convince a tornare al Bar Convent, nella mia lista, tra i tanti, ci sono quelli di Jared Brown, di Philip Duff e Fulvio Piccinino e poi Distill Ventures, una partnership consolidata, che offre ogni anno degli approfondimenti che ogni produttore in questa industria dovrebbe seguire.
Tra i 140 espositori di Gin, si annunciano novità interessanti, e si avrà l’occasione di assaggiarle in maniera perfetta: sicuramente passerò ad assaggiare la nuova edizione limitata di Elephant Gin, un Aged Gin a 52%. Sono invece 11 i produttori italiani presenti, tra cui Major, Rivo e Peter in Florence. Siamo quindi ben rappresentati.
Il Bar Convent poi è la gente che ci incontri, e ogni anno l’atmosfera è ottimale per conoscere nuovi prodotti e scambiare opinioni e contatti. Quest’anno la nazione in evidenza sara la Francia, ad essa saranno dedicati eventi che metteranno in luce le loro peculiarità di questa industria, chissà quando arriverà il turno dell’Italia.