Nel cuore dell’Italia più bella, Anonima Distillazioni apre al pubblico una distilleria che è anche ristorante e Gin bar
Finalmente iniziano ad arrivare anche in Italia quelle che sono realtà consolidate all’estero: ho seguito svariati seminari negli anni che raccontavamo di come avere un centro visite nella distilleria sia la chiave del successo di un’impresa che voglia attecchire oggigiorno nell’industria degli alcolici. Anonima Distillazioni è un progetto complesso e ben strutturato, situato in quel di Gubbio, che colpisce con le giuste argomentazioni.
Seguo l’evoluzione di questo progetto da più di un anno, e sono a conoscenza degli enormi sforzi anche burocratici che hanno portato a questa apertura e conosco bene la qualità alla base di tutto ciò.
A Gubbio dicevamo, uno dei comuni più belli d’Italia, con un’interessantissima storia da cui attingere, in uno dei municipi più estesi della penisola, ricco quindi di spunti botanici da cui trarre ispirazione, in una regione con una vera vocazione per il turismo di qualità, qui nasce l’idea di fondare una nuova distilleria che sia moderna e con una visione ben mirata.
Il luogo scelto è un’ex casa cantoniera dell’ANAS, ristrutturata splendidamente per accogliere le due società che operano in parallelo: una che gestisce la distilleria e l’altra, a cui fa riferimento il ristorante e Gin bar. Si può quindi visitare la distilleria, ammirare i due alambicchi studiati e costruiti secondo le indicazioni dei titolari di Anonima Distillazioni e poi consumare un ottimo pasto nel locale attiguo, bevendo un Gin & Tonic scelto da una carta che annovera almeno duecento etichette. C’è anche un menù degustazione che prevede abbinamenti Gin-cibo studiati ad hoc, con 5 portate abbinate ad altrettanti G&T.
Anonima Distillazioni si è presentata sul mercato con un prodotto di punta, un Gin di qualità: il nome scelto richiama le coordinate geografiche di Gubbio, 43’12° e 43 sono i gradi alcolici dell’alcol biologico italiano, 12 gli ingredienti della ricetta. L’ispirazione, viene da alcune storiche ricette medievali che poi sono diventate nella loro evoluzione dei profumi, ricette che all’epoca venivano indicate col nome di “Aquamirabilis”.
Ecco quindi un Gin moderno per via dell’alta qualità degli ingredienti e per la struttura degli apparati usati nella produzione, ben radicato nel suo territorio e che si rifà ad antiche e ben documentate tradizioni nazionali, Aquamirabilis 43°12° è un Gin da assaggiare. Presentato al theGINday a Milano a settembre, è stata una delle novità più apprezzate e di cui si è parlato di più.
Ma l’ottima compagine aziendale di Anonima Distillazioni non si ferma qui, all’attivo ha già imbottigliamenti di vodka, rum, bitter bianco e rosso, ippocrasso e un paio di altre ricette di Gin. Una realtà molto dinamica, che è ben rappresentata dal Head Distiller Giacomo Faramelli, instancabile camminatore per i monti eugubini, da dove attinge spunti da riportare sotto forma di ricette.
Di sicuro tutti gli appassionati italiani di Gin dovrebbero mettere in programma una visita a Gubbio, c’è tanto da imparare degustando ottimi prodotti realizzati con amore e presentati con professionalità e cordialità.
Dell’ottobre 2020 il lancio della nuova bottiglia della linea, tra cui quella del Gin 43° 12° Aquamirabilis
